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Italia, crescita zero e deficit al 4,1%. Stampa
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mercoledì, 01 marzo 2006
Istat. Italia, crescita zero e deficit al 4,1%. Persi 102mila impieghi. Visco:un disastro Tremonti:meglio del previsto

 

Giulio Tremonti
Giulio Tremonti


Roma, 1 marzo 2006

L' economia italiana non è cresciuta nel 2005. Secondo l' Istat il Pil è rimasto fermo allo 0%, confermando così le ultime stime ufficiali del governo. L'istituto di statistica ha inoltre rilvato che il rapporto deficit/Pil, ovvero l'indebitamento netto della pubblica amministrazione, è arrivato al 4,1%.

Immediati i riflessi politici: per l'ex ministro del Tesoro Vincenzo Visco "i dati diffusi dall'Istat fotografano i risultati dei 5 anni di governo del centrodestra: economia ferma, perdita di posti lavoro, finanza pubblica in gravissime condizioni. Dall'arrivo del governo Berlusconi l'economia italiana cresce in media dello 0,3% l'anno, ossia ristagna, rispettl ad una crescita media annua di oltre 2 punti percentuali durante la legislatura del centrosinistra". Di tutt'altro tenore il commento del ministro dell'Economia Giulio Tremonti: "Vuol dire che la cura ha funzionato. Francamente un deficit al 4,1% ha positivamente sorpreso anche me. E' un risultato oggettivamente positivo e sarei stato contento anche del 4,3%". Quanto all'ulteriore deterioramento rilevato dall'Istat sull'andamento dell'avanzo primario, Tremonti ha invitato a riflettere: "E' certo indicativo che l'avanzo primario si riduca ma quello che preoccupa in Europa è il debito pubblico di alcuni paesi, come Francia e Germania, che è cresciuto a livelli vertiginosi".  

I numeri dell'Istat
L' avanzo primario dei conti pubblici, cioè la differenza tra entrate ed uscite al netto della spesa per interessi, è stato pari allo 0,5%.Buone notizie dal fisco, con una lieve riduzione della pressione tributaria, passata dal 40,6% del 2004, al 40,5% dello scorso anno.

Dati negativi, invece, dal mercato del lavoro: nel 2005 sono state perse circa
102mila unità di lavoro, segnando un calo dello 0,4%.

Sacconi: luci ed ombre, 2006 più positivo
"L'Istat fotografa, se pure in termini provvisori, un consuntivo del 2005 segnato da luci ed ombre - dice il sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi - La crescita zero del Pil è un dato medio (e provvisorio) che si confronta con il Pil (in via definitiva) rivalutato del 2004 e, soprattutto, sintetizza un andamento negativo nella prima parte di un anno che si è fortunatamente concluso con inequivoci e diffusi segnali di crescita. L'occupazione ha tenuto nonostante il basso profilo dell'economia anche grazie al maggiore dinamismo del mercato del lavoro. E' significativo il risultato dell'indebitamento perché il 4,1% e' positivamente inferiore al quel 4,3% che dai più era atteso. Ciò significa che gli indicatori più dipendenti dai poteri del governo hanno avuto, nelle condizioni date, un andamento positivo". 

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