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Le mutazioni del genere umano. Stampa
Scritto da Administrator   
mercoledì, 08 marzo 2006

Una ricerca Usa ha dimostrato che esistono dei geni in continua evoluzione                                                            

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Dall'enzima che metabolizza il lattosio negli adulti, al colore della pelle, alla dimensione delle cellule neuronali, la mappa del genoma umano non finisce di stupire e di cambiare

Oltre 700 regioni del genoma umano si stanno modificando, per la precisione si stanno ancora evolvendo. Sono state studiate tre popolazioni: europea, asiatica e africana.

Nell'ambito del progetto HapMap che studia la struttura del genoma umano, tre ricercatori - Pritchard, Voight e Wen, hanno isolato alcuni geni che hanno mostrato una mutazione nel tempo.

Cade cosi' la teoria secondo la quale l'evoluzione ultima del Dna dell'uomo sia datata 10 mila anni fa prima della fase 'pre agricola' del genere umano.

Non c'era nessun motivo scientifico per affermare che quella data rappresentava l'ultima fermata utile nel lungo viaggio della trasformazione di ogni forma di vita presente sulla Terra. E in effetti e' stato dimostrato che alcuni geni hanno subito notevoli mutazioni come quelli che consentono di metabolizzare il lattosio negli adulti, oppure quelli che ci rendono piu' resistenti alla malaria. La metodologia utilizzata e' di natura statistica. Si e' visto che alcuni elementi della catena genetica si sono sviluppati attraverso alcune aree geografiche del pianeta escludendo altre. Ad esempio le popolazioni che vivono in aree selvagge hanno sviluppato olfatto e sensibilita' tattile. L'adattamento sarebbe stato generato nel periodo in cui l'uomo ha iniziato a cibarsi dei prodotti dell'agricoltura, quindi tra i 10 mila e i 6 mila anni fa. Allo studio della genetica si e' associato quello paleontologico che ha consentito una attenta analisi degli fossili di scheletri umani rinvenuti in diverse aree geografiche e riconducibili a periodi piu' o meno uguali. Si e' scoperto che i primi umani a popolare l'Europa avevano la carnagione scura come gli africani. Il cambiamento della pigmentazione dell'epidermide sarebbe dovuto alla bassa esposizione alla luce solare.

Una pelle chiara e' piu' sensibile alla influenza dei raggi solari responsabili del fissaggio della vitamina D. Le mutazioni dei geni sono state scoperte anche all'interno di quelle regioni della struttura del Dna predisposta alla generazione delle cellule neuronali del cervello. Alcuni messaggi contenuti nella catena modificata hanno prodotto cervelli di volume piu' piccolo . Questi geni responsabili dei 'microencefali' starebbero cambiando anche adesso.



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