Home arrow Articoli arrow Comunicazioni arrow Informazione, il futuro è su Internet?
animation.gif
Informazione, il futuro è su Internet? Stampa
Scritto da Administrator   
giovedì, 09 marzo 2006

I risultati di due ricerche: una di Gartner e l'altra dell'Isimm

 

 

Nel 2010 quali saranno i mezzi di comunicazione che useremo di più? Leggeremo le notizie su Internet, sui giornali stampati, ascolteremo la radio o guarderemo la televisione? Da sempre gli studiosi si interrogano sui mezzi di comunicazione di massa, sulla loro complementarietà o sostituibilità.

Con l’avvento della radio, gli esperti hanno cominciato a domandarsi se questa poteva essere un sostituto della carta stampata. Poi con l’avvento della televisione si pensava che questa avrebbe provocato la fine della radio. Adesso, da almeno cinque anni, si indaga come e quanto il world wide web possa mettere in crisi i media tradizionali e in quale misura arrivare a sostituirli.

Di tutto questo si è discusso a Milano nel convegno “L’informazione nell’era multimediale: scenari e nuove tendenze”. La scelta del luogo ha sicuramente facilitato il dibattito, creando l’atmosfera adatta per parlare di scenari futuri. Il centro convegni milanese si trova, infatti, in una palazzina dei primi del Novecento, completamente ristrutturata in modo da mantenere le caratteristiche dell’edificio postindustriale reinterpretato in chiave high-tech grazie all’accostamento di vari materiali dal cristallo all’acciaio, dal legno al marmo.

Il convegno, moderato dall’amministratore delegato dell’Ansa, Mario Rosso, si è incentrato sulla presentazione e sulla discussione di due ricerche sugli scenari e sulle tendenze del mondo dell’informazione. La prima è stata presentata da Adam Daum, vicepresidente del settore ricerche di Gartner, la seconda elaborata dall’Isimm (Istituto per l’Innovazione nei Media e per la Multimedialità) da Enrico Menduni dell’Università di Roma Tre .

L’analista inglese di Gartner illustrando i dati dell’indagine ha tratteggiato uno scenario delle news nel 2010: Internet diventerà più importante della carta stampata (saranno il 45% gli adulti che si informeranno sulla Rete attraverso i vari canali, contro il 36% di quelli che useranno i giornali) e di pari importanza rispetto alla TV (43%), mentre la radio manterrà una posizione preminente (57%). Il 17% degli adulti accederà alle notizie attraverso dispositivi mobili. Cambierà anche la quota del tempo complessivo degli adulti che fruiscono regolarmente di notizie (il cosiddetto time-share).

La quota del tempo dedicata ad informarsi con la radio e con la televisione resterà sostanzialmente stabile (rispettivamente il 14% e il 35%), mentre il principale cambiamento interesserà la carta stampata che vedrà ridursi della metà la propria quota (dal 41% al 22% anche per l’effetto della stampa gratuita). Importante crescita del time-share di Internet (dal 9% al 24%) e del mobile (da meno dell’1% al 5%). Daum ha spiegato che il cambiamento nei consumi delle news sarà irreversibile, anche se non totale (l’uso della carta stampata sarà ridotto, ma non sarà sostituita completamente da Internet).

Questi spostamenti nei consumi – secondo il vicepresidente di Gartner – saranno causati da cambiamenti nella tecnologia, nei compotamenti dei consumatori, negli investimenti pubblicitari. I produttori di informazione per poter vincere la sfida di questi cambiamenti devono sviluppare capacità, tecnologie e partenrship cercando strategie flessibili multicanale.

Enrico Menduni ha illustrato la ricerca dell’Isimm specificando che si tratta di un sondaggio telefonico su un campione di 732 italiani, intervistati tra dicembre e gennaio del 2006. Il ruolo della televisione – secondo lo studio dell’Isimm - rimane centrale (utilizzata dal 98% degli italiani), l’uso dei quotidiani è stabile (83%), alta è la penetrazione della radio (75%). L’informazione on line interessa segmenti significativi e in crescita: l’uso di Internet per la consultazione di news è pari al 43%, mentre l’interesse verso il cellulare per la ricerca di notizie è ancora marginale (9%).

Anche se questo dato non è omogeneo in tutta la popolazione italiana risentendo di alcuni fattori quali l’età dell’utente, il grado di scolarizzazione, il sesso. L’età di demarcazione tra chi usa o non usa Internet come fonte per le notizie sono i cinquanta anni: sotto questa età è alta la percentuale di chi usa il web (oltre il 50% degli italiani, con un picco dell’82% di coloro che hanno meno di 30 anni), mentre gli ultracinquantenni ricorrono ad Internet in modo minore. Per quanto riguarda la scolarizzazione, tra chi è laureato il 78% sceglie il web per informarsi mentre soltanto il 31% di chi si è fermato alla licenza di scuola media usa Internet per le notizie. Significativa anche la differenza tra uomini e donne: sono i maschi ad utilizzare di più la rete per informarsi (il 56% contro il 35% delle donne).

Giampaolo Rossi, presidente di Rai Net, ha illustrato il punto di vista di chi produce contenuti nell’era dell’informazione multimediale. Rossi ha sottolineato che internet non sostituirà la televisione, ma porterà invece a modelli televisivi che si potranno muovere su piattaforme diverse (tv digitale, web television, mobile tv, ecc.). Il vero problema ha concluso il presidente di Rai Net è che grazie alle nuove tecnologie veicolano enormi quantità di informazione e occorre quindi dare all’utente una filtro per razionalizzare questo abbondante flusso informativo.


< Precedente   Successivo >
Copyright 2004 PRIMOLABORATORIO All rights reserved.
Associazione Culturale No Profit di Comunicazione & Divulgazione Editrice del periodico on line www.primolaboratorio.com
Run on MAMBO