Milano. Guerriglia in centro: 45 fermi, decine di contusi. Condanna di Prodi, Fassino e Bertinotti Bruciato un 'An point'
Milano, 11 marzo 2006 Centri sociali scatenati a Milano nella manifestazione indetta per protestare contro il corteo di Fiamma Tricolore. Gli incidenti sono stati provocati da poco più di un centinaio di giovani. Sono 45 i manifestanti fermati dalle forze dell'ordine, almeno sedici le persone contuse. Nove i feriti tra le forze dell'ordine. Un carabiniere è stato colpito da un razzo in piena faccia ed è ricoverato in ospedale.
Le violenze sono iniziate in Piazzale Loreto quando i manifestanti hanno attaccato una macchina dei carabinieri danneggiandola e ferendo due agenti dell'arma che erano a bordo. Poi si sono diretti verso Porta Venezia dove ci sono stati gli scontri scontri più duri. I manifestanti hanno dato alle fiamme anche un 'An point'. Un negozio, all'altezza di via Melzo, utilizzato dal partito di Fini per la campagna elettorale. Danni anche davanti ad un MacDonald dove è stata fatta esplodere una bomba carta contenente viti e bulloni.
Corteo: tensione ma senza incidenti Nel pomeriggio un centinaio di militanti della Fiamma Tricolore si sono concentrati in piazza Oberdan per dare il via alla manifestazione diretta a piazza San Babila. I manifestanti portano bandiere nere con il fascio littorio e cantano inni inneggianti al fascismo. La tensione a Milano è molto alta dopo gli scontri di stamane. La manifestazione dei centri sociali, non era autorizzata, ed era tesa ad impedire quella della Fiamma Tricolore prevista per questo pomeriggio. La manifestazione della 'Fiamma' invece, è autorizzata.
Fassino: teppismo politico "Episodi di teppismo politico che non hanno alcuna giustificazione e che devono essere condannati nel modo più assoluto e risoluto da tutti". Così Piero Fassino, il segretario nazionale dei Ds, ha definito gli incidenti di oggi a Milano, dove sono rimasti feriti alcuni agenti delle forze dell'ordine. Per questo Fassino, oggi a Milano, insieme al segretario provinciale Franco Mirabelli e a quello regionale, Luciano Pizzetti, è andato in questura. "Sono venuto - ha spiegato - per esprimere la solidarietà dei Ds al questore, alle forze dell'ordine e in particolare ai 9 agenti di polizia aggrediti e feriti".
Prodi: condanniamo queste forme di violenza E' netta la condanna di Romano Prodi degli incidenti di Milano: "Condanniamo duramente queste forme di violenza", ha detto il leader dell'Unione, che "non appartengono al nostro concetto di democrazia e di civiltà".
Bertinotti: condanna totale Netta anche la condanna da parte del segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti. "Condanniamo senza mezzi termini quanto accaduto oggi a Milano. Questi gravi episodi ci dicono quanto sia necessaria e giusta da parte nostra una denuncia inequivocabile verso chi vuole, attraverso la violenza, mischiare nel torbido di una campagna elettorale di per sè già avvelenata. La nostra scelta è chiara e definita e parla il linguaggio della non violenza".
La Russa: tra i responsabili ci sono dirigenti dell'Unione "Sappiamo che le Forze dell'ordine hanno già individuato alcuni dei responsabili degli scontri ma noi sappiamo già chi sono: sono esponenti e dirigenti della coalizione di Romano Prodi". È quanto dichiara Ignazio La Russa, capogruppo alla Camera di Alleanza nazionale. |