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La morte di Milosevic. Stampa
Scritto da Administrator   
domenica, 12 marzo 2006
La morte di Milosevic. Sua lettera a Mosca: "Vorrebbero avvelenarmi". Presidente Tpi: incerta la causa della morte

L'ex dittatore Slobodan Milosevic
L'ex dittatore Slobodan Milosevic


L'Aja, 12 marzo 2006

Poche ore prima di morire, Slobodan Milosevic aveva mandato una lettera al ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov nella quale chiedeva aiuto. "Vorrebbero avvelenarmi, sono seriamente preoccupato", aveva scritto di suo pugno l'ex presidente jugoslavo, trovato morto ieri mattina nella sua cella del centro di detenzione delle Nazioni Unite a Scheveningen, alla periferia dell'Aja.
La missiva è stata mostrata ai giornalisti da Zdenko Tomanovic, per quattro anni consigliere giuridico di Milosevic, che già ieri ne aveva anticipato i contenuti. "Nella lettera scriveva di un referto medico secondo il quale nel suo sangue c'erano in grandi quantità due farmaci usati solo per curare la lebbra e la tubercolosi", ha riferito Tomanovic.

"Le scrivo per chiederle aiuto e protezione dalle attività criminose che vengono compiute contro di me nelle istituzioni operanti sotto le insegne delle Nazioni Unite", aveva detto Milosevic, a quanto riferito dall'avvocato. "Vi sono persone che mi danno farmaci per la lebbra e che sicuramente non vogliono curarmi", aveva riferito, "specialmente le persone dalle quali ho difeso il mio paese durante la guerra, e hanno sempre avuto interesse a ridurmi al silenzio, non possono volermi curare".

Il portavoce del ministero degli Esteri russo Mikhail Kamynin ha assicurato di non sapere niente della missiva. "Non l'abbiamo ricevuta", ha detto all'agenzia Interfax.

Presidente Tpi: incerte le causee della morte
Il presidente del Tribunale penale internazionale (Tpi) per la ex Jugoslavia, l'italiano Fausto Pocar ha affermato che l'autopsia sul cadavere di Slobodan Milosevic è stata disposta perché l'equipe di medici legali olandesi ieri sera non è riuscita ad accertare le cause del decesso. Pocar ha detto di essere molto dispiaciuto perché il processo all'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic resta incompiuto.

Del Ponte: ora Belgrado consegni Karadzic e Mladic
Dopo la morte in carcere dell'ex dittatore serbo Slobodan Milosevic, il procuratore capo del Tribunale penale internazionale, Carla Del Ponte, guarda al futuro del proprio impegno alla ricerca dei criminali di guerra della ex Jugoslavia.

"Su avvelenamento solo voci"
Per questo, in una conferenza stampa lancia un vigoroso appello: "Ora più che mai Belgrado consegni Karadzic e Mladic". Parlando poi della morte di Slobo, dice le notizie su "un presunto avvelenamento di Slobodan Milosevic sono solo voci, non commento queste speculazioni". "Aspettiamo i risultati dell'autopsia che inizia oggi", ha aggiunto. Sull'ipotesi del suicidio dice che "è una possibilità": "Si tratta di una mia valutazione personale".

Intanto Jacques Verges, membro del comitato internazionale per la difesa di Slobodam Milosevic ha definito un "tribunale di assassini" quello penale internazionale per l'ex Jugoslavia che aveva respinto la richiesta di libertà per ragioni di salute dell'esponente serbo. Verges ha detto a Europe 1 che Milosevic "era malato da molto tempo" e che "è stato fatto tutto perché le sue condizioni di salute si aggravassero".

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