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| Berlusconi-Annunziata,Petruccioli: "Era meglio finire la puntata" |
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| Scritto da Administrator | |
| lunedì, 13 marzo 2006 | |
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Petruccioli: "Era meglio finire la puntata"  Silvio Berlusconi in studio con Lucia Annunziata "Un brutto episodio da cui usciamo male tutti. La Rai deve fare di tutto perché episodi del genere non si ripetano". Così il presidente della Rai Claudio Petruccioli commenta quanto avvenuto nel corso del programma condotto da Lucia Annunziata in 1/2ora abbandonato dal premier Silvio Berlusconi prima della fine della registrazione. "Io sto a quello che ho visto - ha detto Petruccioli - Berlusconi è partito in modo provocatorio, ha catalogato politicamente la giornalista e attaccato in maniera non accettabile Rai tre. La giornalista lo ha seguito su quel terreno, poteva non farlo, anzi, secondo la legge sulla par condicio, doveva non farlo". Nessuna sanzione - Il presidente della Rai non preannuncia sanzioni "perché il servizio pubblico non giudica, semmai il comportamento di chi va in onda è giudicato dai telespettatori", ma al posto di Lucia Annunziata, aggiunge Petruccioli "quando Berlusconi ha minacciato di andarsene di certo avrei stigmatizzato la frase ma avrei evitato di chiederne il ritiro perché avrei puntato piuttosto ad andare avanti e concludere la trasmissione". Il Consiglio di amministrazione della Rai ha comunque annunciato che analizzerà il caso mercoledì prossimo. Il clima del dibattito - L'esito del duello tivù fra la giornalista e il premier fa salire impetuosamente il clima del dibattito politico e dà la stura ad una valanga di accuse reciproche tra i due schieramenti. l'Unione difende Lucia Annunziata: Silvio Sìrcana, portavoce di Romano Prodi, si è limitato a dire: "Spero che Berlusconi non scappi martedì". La difesa del leader di Forza Italia è stata assunta da Paolo Bonaiuti, portavoce del presidente, chiede al direttore generale della Rai di far valere la par condicio in tutte le trasmissioni.  I commenti del centrodestra - Per Gianfranco Fini: "Lucia Annunziata ha un concezione del giornalismo molto schierata e molto militante. Il giornalista non deve mai essere un megafono dell'intervistato, ma non può nemmeno essere un avversario politico". L'Udc tace, con la sola eccezione di Marco Follini, che spiega di preferire il Berlusconi del Congresso Usa al Berlusconi in Tv." Solo la Lega si schiera con decisione a fianco del premier: "Berlusconi ha fatto benissimo ad andarsene dalla trasmissione di Rai tre, forse avrebbe fatto bene ad andarsene anche prima o forse avrebbe fatto bene a non parteciparvi neppure", dice Roberto Calderoli. La reazione di Fassino - "Quando un uomo politico va in uno studio televisivo deve essere disponibile anche al contraddittorio. Il presidente del Consiglio, abituato a lunghi monologhi senza che mai ci sia qualcuno che gli faccia delle obiezioni, quando questo accade si innervosisce". Così il leader dei Ds Piero Fassino ha commentato quanto accaduto domenica tra il premier Berlusconi e la giornalista Lucia Annunziata durante una intervista andata in onda su Rai tre nella quale il premier ha abbandonato lo studio tv protestando contro il comportamento della giornalista. "In democrazia - ha ricordato Fassino a margine della intitolazione della sezione Milano centro dei Ds ad Aldo Aniasi - le opinioni altrui si rispettano quando piacciono e quando dispiacciono".  Le affermazioni di Boselli - "Mi sembra che la professionalità di Lucia Annunziata sia fuori discussione. Penso piuttosto che Berlusconi abbia non solo la pretesa di occupare tutti gli spazi televisivi ma anche di non farsi fare domande vere. Anche lui deve accettare l'idea che non sempre si possono fare dei comizi". Il contrattacco di Berlusconi - "Non sono assolutamente pentito perché era l'unica cosa che potevo fare di fronte ad una conduzione assolutamente inaccettabile". Silvio Berlusconi al termine di un comizio a Pescara commenta così il suo abbandono del programma di Lucia Annunziata. Il premier non fa marcia indietro e anzi mette in chiaro: "Io sono andato bene, semmai Lucia Annunziata non può dire lo stesso". |
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