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venerdì, 17 marzo 2006
Immigrazione. Pisanu iscritto nel registro degli indagati. Il ministro: basse speculazioni elettorali

 

Giuseppe Pisanu
Giuseppe Pisanu


Roma, 16 marzo 2006

Tornano a farsi roventi le polemiche maggioranza-opposizione sulla questione immigrati. Dopo la "grande corsa" ai permessi di lavoro per 170 mila lavoratori extracomunitari e l'appello della Lega al ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, di usare il pugno duro contro i clandestini, arriva la notizia che lo stesso Pisanu è stato iscritto nel registro degli indagati dal Collegio per i reati ministeriali del Tribunale di Roma in seguito all'esposto denuncia presentato da Elettra Deiana ed altri 29 parlamentari.

Sulla politica dell'immigrazione "il ministro dell'Interno andra' avanti per la sua strada senza lasciarsi influenzare da queste speculazioni". Lo ha detto lo stesso ministro Pisanu in riferimento a notizie circa le indagini che sarebbero state aperte sul conto del responsabile del Viminale per omissione di atti d'ufficio in ordine al respingimento alla frontiera di immigrati clandestini giunti a Lampedusa. "E' sgradevole che problemi cosi' delicati per i loro aspetti umani  e giuridici come quelli dell'immigrazione clandestina, siano diventati oggetto di basse e contrapposte speculazioni elettoralistiche", ha aggiunto. 

"Il 13 ottobre dello scorso anno il tribunale dei ministri -sostiene Pisanu - ha comunicato al ministro l'avvio di una procedura istruttoria in seguito ad un esposto presentato il 12 luglio 2005 da 31 parlamentari appartenenti prevalentemente all'area di Rifondazione Comunista e dei verdi su ipotizzate violazioni di obblighi internazionali e della legge sull'immigrazione, in occasione degli sbarchi di immigrati clandestini sulle coste siciliane e in particolare a Lampedusa negli anni 2004-2005". 
 
"Il Tribunale dei Ministri - ricorda il responsabile del Viminale - ha ricevuto l'esposto-denuncia dalla Procura della Repubblica di Roma che nella circostanza ha chiesto di non procedere ad alcuna iscrizione del ministro dell'Interno nel registro generale degli indagati, ma il tribunale non ha potuto accogliere tale richiesta per esigenze procedurali strettamente connesse alle previsioni della normativa vigente in materia di procedimenti ministeriali".

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