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CASINI A BERLUSCONI: IO SCELGO UN'ALTRA STRADA.... Stampa
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lunedì, 20 marzo 2006

CONFINDUSTRIA, CASINI A BERLUSCONI: IO SCELGO UN'ALTRA STRADA

 

Roma, 20 mar.  "Non voglio dare giudizi. So che io seguo un'altra strada. Può darsi 10_berlusconi_V02.jpgche sbagli io, vedremo dopo il 9 e 10 aprile chi ha ragione". Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, in un'intervista a La Stampa commenta così le critiche del premier Silvio Berlusconi ai vertici di Confindustria. "Non sono un compilatore di bon ton - prosegue - né spetta a me dare lezione di belle maniere. Certo, ha scelto un modo inconsueto di dare un messaggio ad un mondo che ritiene suo. Detto questo, 03_casini_V02.jpgsi deve semplicemente capire se è stato efficace o no". Casini respinge al mittente le critiche agli alleati lanciate da Berlusconi: "Del tutto improprie e non vere", le definisce e aggiunge: "La sua fortuna, semmai, è di avere alleati leali che non hanno mancato di dargli solidarietà e che gli hanno evitato tanti sbagli. Mi pare una visione impropria e molto soggettiva. In realtà agli alleati, in particolare noi, si deve riconoscere il merito di non aver imboccato tanti sensi unici all'inverso". E intanto non accenna a stemperarsi il clima tra i vertici di Confindustria e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha attaccato la dirigenza degli industriali arrivando a sostenere che "l'imprenditore che si schiera con la sinistra e si mette sotto il mantello protettivo di Magistratura democratica lo fa perché ha scheletri nell'armadio e qualcosa da nascondere" e invitando gli imprenditori a lavorare di più stando più tempo in fabbrica e meno in Confindustria.

Dopo la nota dell'organizzazione degli industriali che ha definito "inaccettabile" il "tentativo prepotente di delegittimare Confindustria", questa mattina sull'argomento è tornato il vicepresidente Andrea Pininfarina: "E' stato un intervento andrea_pininfarina.jpgantidemocratico, illiberale e gravemente offensivo della dignità delle persone", ha detto a Repubblica. "E' stata un'arringa elettorale tra l'altro fuori dalle regole che erano state concordate. Come ha detto Montezemolo, gli industriali non possono essere tirati per la giacchetta. Anche se a Vicenza, più che a tirarcela, la giacca hanno provato a togliercela di dosso".

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