Della Valle lascia il direttivo di Confindustria | |
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A due giorni dallo scontro frontale con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, davanti all'assise degli industriali di Vicenza, Diego della Valle lascia il direttivo di Confindustria.Il patron della Tod's motiva la sua decisione, comunicata al presidente degli industriali Luca Cordero di Montezemolo, con la necessità di «evitare che continuino le strumentalizzazioni che possano arrecare danno all'associazione ed agli amici imprenditori». Una decisione, affidata ad un comunicato di Viale dell'Astronomia diffuso in serata, che potrebbe essere anche il primo passo verso azioni più incisive. Della Valle, secondo indiscrezioni di stampa, potrebbe infatti aver allo studio anche l'ipotesi di una querela al premier. La replica dell’industriale marchigiano è per il momento affidata alle colonne della “Repubblica”, dalle quale Della Valle ricorda al presidente del Consiglio che «quando parla di “scheletri nell'armadio”, sta facendo un'accusa gravissima a un cittadino italiano il quale ritiene di non avere nulla da nascondere». «Chi attacca me - afferma il patron di Tod’s - in realtá punta a disturbare l'associazione e il suo presidente Montezemolo». Ora i riflettori sono puntati sul direttivo di mercoledì e sulla giunta confindustriale di giovedì. I vertici di viale dell’Astronomia dovranno ora fare i conti con i propri equilibri interni e con la necessità di interpretare i fatti di Vicenza. Berlusconi è infatti intervenuto a gamba tesa sollecitando convinzioni e timori soprattutto dei piccoli e medi imprenditori del nord-est. Sventolano il rischio della connessione tra centrosinistra e confederazioni sindacali e annunciando che, con Prodi al governo, l’Irap non verrà mai abolita, il presidente del Consiglio vuole proporsi come il più autentico interprete delle aspirazioni degli imprenditori italiani. Proprio per questo le riunioni di vertice di mercoledì e giovedì, assumono particolare importanza in Confindustria. Il direttivo servirà infatti per tirare le fila del dopo-Vicenza, la giunta sarà invece, con ogni probabilità, il teatro del confronto con le componenti che rimproverano ai vertici l'assunzione, negli ultimi tempi, di posizioni ritenute troppo vicine al centro sinistra. Il primo incontro ravvicinato di Montezemolo con un esponente del governo, dopo lo scontro di Vicenza, sarà invece con il ministro delle Attività produttive Claudio Scajola. Presidente degli industriali e ministro infatti, la prossima settimana partiranno alla volta del Brasile, per una missione che vuole presentare il sistema-Italia al grande mercato del Paese sudamericano. |