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Berlusconi: a Ballaro' faziosi anche i cameraman. Stampa
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mercoledì, 29 marzo 2006
Elezioni. Berlusconi: a Ballaro' faziosi anche i cameraman. Bertinotti e Bonino lo criticano sui risultati dell'economia

 

Il premier Silvio Berlusconi
Il premier Silvio Berlusconi


Roma, 29 marzo 2006

Tutto era fazioso, dal conduttore alle inquadrature dei cameraman, ma me lo aspettavo. Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dopo aver partecipato al programma di Raitre. Con lui ospiti anche il segretario di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, il segretario della Democrazia Cristiana, Gianfranco Rotondi, e l'esponente della Rosa nel Pugno, Emma Bonino."Si dicono brandelli di rotondi.jpgverità, non si può rispondere, e l'unica cosa chiara che e' venuta fuori e' che la sinistra vuole aumentare le tasse. Oltre alla totale incoerenza dei radicali che si sono messi in quella coalizione probabilmente per avere dei deputati. I radicali veri devono votare con i radicali che stanno con noi per coerenza".Parte del confronto è stato sui temi dell'economia. Berlusconi ha difeso i risultati del governo. Ma sia Bertinotti che Bonino lo haemma_bonino_1.jpgnno criticato: "Ma che paese vede, presidente?".Quando pero' Bertinotti parla di precariato e paragona la discussa legge francese (Cpe) alla legge 30, Emma Bonino gli ricorda che quella di Treu è persino "peggio".
"Non fare come fanno loro che incolpano sempre il governo precedente", la rimbrotta Bertinotti.
Poco piu' tardi, dopo un rapido bottabertinotti_2.png e risposta Berlusconi-Bonino su politica estera e comunismo in Cina, il conduttore Floris dà la parola a un altro esperto; ma, fra il leader di Prc e l'esponente radicale, c'è un rapido
scambio di battute che sfugge all'audio delle telecamere. Il presidente del Consiglio se ne accorge e dice a voce alta: "Stanno litigando". Ma il conduttore vuole far parlare l'ospite. Allora il premier si alza e, prendendo Floris sotto braccio, lo conduce al centro dello studio, seguito immediatamente da Emma Bonino. "Il fatto interessante era quello che stava succedendo tra Bonino e Bertinotti glielo volevo insegnare..."', spiega il Cavaliere.
Per Bertinotti si è trattato di uno scambio di opinioni differenti sulle privatizzazioni, e per Bonino una semplice battuta sul comunismo.

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