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Arrestato il boss Bernardo Provenzano. Stampa
Scritto da Administrator   
martedì, 11 aprile 2006
Mafia. Arrestato il boss Bernardo Provenzano. Grasso: certamente era operativo.Ciampi si congratula con Pisanu e Polizia

 

Provenzano era latitante dal 1963
Provenzano era latitante dal 1963


Roma, 11 aprile 2006
Il boss mafioso Bernardo Provenzano è stato arrestato in un casolare nella campagna di Corleone. Non ha opposto resistenza e non era armato. L'operazione è stata condotta dalla Polizia di Palermo insieme al Servizio Centrale Operativo (Sco) e alla Direzione Centrale Anticrimine (Dac). 
Dopo la sua identificazione, il boss e' stato trasferito in una localita' segreta. Poi,  e' stato trasportato dagli investigatori nell'aeroporto di Boccadifalco, alla periferia di Palermo. Nel pomeriggio dovrebbe essere trasferito in Questura.

Indossava maglione, jeans e scarponcini. In tasca ai jeans Provenzano aveva numerosi 'pizzini', i foglietti con cui negli oltre 40 anni di latitanza ha continuato a comunicare e a impartire ordini ai suoi fedelissimi.
A quanto si apprende dalle prime informazioni, Provenzano avrebbe confermato la sua identità, mentre non c'è ancora la conferma che sia stato sottoposto all'identificazione tramite il test del Dna.
Una telefonata intercettata circa tre settimane fa ha portato alla cattura del boss. Nel corso della conversazione una persona stava prendendo accordi per portare la biancheria pulita al boss. Lo si apprende da ambienti investigativi e giudiziari.

"Provenzano non e' stato tradito da nessuno, non ci siamo avvalsi di pentiti ne' di confidenti. Lo abbiamo preso grazie a indagini condotte in vecchio stile: attraverso pedinamenti e intercettazioni. a un certo punto abbiamo deciso di agire". Lo afferma il Questore di Palermo, Giuseppe Caruso.

Grasso: era operativo
Gli inquirenti sono certi che Bernardo Provenzano fosse tuttora "operativo sotto il profilo della struttura dell' organizzazione" mafiosa Cosa Nostra. Lo ha detto a Repubblica radio il Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso.

Folla di giovani davanti alla Questura di Palermo 
Non appena si e' diffusa la notizia della cattura di Bernardo Provenzano, una folla di giovani si e' radunata davanti alla Questura di Palermo per esprimere la propria gioia. I ragazzi, molti studenti, si accalcano in piazza Vittoria dove si trovano anche gli uffici della Squadra Mobile. L'atmosfera e' di grande eccitazione.

La sua latitanza record dura ormai ufficialmente dall'8 settembre 1963, ma la sua ultima fotografia risale al 18 settembre 1959 e gli unici nastri con la sua voce registrata sono stati fatti sparire anni fa dagli archivi del tribunale di Agrigento. L'uomo, dopo l'arresto di Totò Riina, insieme al quale era stato al servizio del boss corleonese Luciano Liggio, guidava la mafia attraverso una rete di comunicazione basata su messaggi scritti passati di mano in mano, i cosiddetti "pizzini".

In precedenza, come spietato killer, Provenzano ha avuto un ruolo da protagonista nell'ascesa del clan dei corleonesi che ha conquistato la supremazia sulle altre cosche dopo una lunga e sanguinosa guerra di mafia parallela alla serie di attentati contro magistrati, uomini delle forze dell'ordine, personalità della società civile e perfino tesori del patrimonio artistico nazionale che è continuata fino all'arresto di Totò Riina.

Lo Forte: duro colpo a Cosa Nostra
"E' una delle più grandi soddisfazioni che si possano immaginare. La cattura di Provenzano è la dimostrazione che si è spezzato un reticolo di omertà d protezione che fino ad ora lo aveva salvaguardato". Lo ha detto il procuratore aggunto di Palermo, Guido Lo Forte, commentando la cattura di Bernardo Provenzano.

"E' un colpo duro a Cosa Nostra", ha sottolineato, aggiungendo la considerazione che la cattura di Provenzano nel suo territorio come in fondo quella di Toto' Riina a Palermo, "dia ragione a Borsellino che diceva che i mafiosi sono pesci che nuotano nell'acqua e la loro acqua e' il territorio. Evidentemente anche nel loro ambiente si e' rotta la rete di protezione. E' un gran giorno".

Congratulazioni di Ciampi

Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, a quanto si apprende, ha formulato al telefono vivissime congratulazioni al ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu. Il Capo dello Stato ha esteso le congratulazioni al capo della Polizia Gianni De Gennaro.

Fassino: colpo straordinario delle forze dell'ordine
"Non si può essere che lieti del fatto che il più pericoloso e più ricercato capo della mafia sia stato catturato: mi congratulo con le forze dell'ordine che sono riuscite in questo colpo straordinario", ha detto a caldo il segretario dei Ds Piero Fassino che, ai microfoni di 'Radio anche noi', ha ricevuto in diretta la notizia della cattura di Bernardo Provenzano.

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