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giovedì, 20 aprile 2006
VIALE MAZZINI
Meocci e Santoro due rinvii che fanno comodo

MEOCCI e Santoro appesi a un filo. meocci.jpgIl primo in attesa del verdetto sulla sua incompatibilità. Il secondo costretto ad allungare i tempi del rientro in video, previsto non prima di settembre, dopo l’ulteriore rinvio deciso per non entrare in conflitto con la par condicio. Ma un altro rinvio è nell’aria. Riguarda il nodo Meocci. Potremmo aspettare ancora un mese prima che venga sciolto. Prima che l’Authority decida sulla sua incompatibilità nel ruolo di direttore generale della Rai. Lui ex membro dell’Authority per le Telecomunicazioni. Del resto i tempi per un ulteriore rinvio ci sono tutti, essendo fissata al momento della notifica la scadenza al 4 giugno. Qualora la decisione slittasse in molti farebbero un bel sospiro di sollievo. Soprattutto negli ambienti del centrodestra che temono l’arrembaggio del centrosinistra. Va detto - e lo ha ribadito nei giorni scorsi Maurizio Gasparri - che il consiglio di amministrazione di Viale Mazzini non è in scadenza e quindi i tempi per eventuali "raibaltoni" non ci sono. Attualmente. Ci saranno in seguito. Seppure l’uscita di scena di Meocci avrebbe spalancato una porta al centrosinistra per entrare subito nella partita, televisione_1.jpgl’ipotesi del rinvio fa comodo anche alle truppe dell’Unione. Tra un mese infatti il governo Prodi dovrebbe essere ben meno astratto di quanto sia in questo momento. Tuttavia la lottizzazione della Rai, almeno sulla carta e nei corridoi, continua a essere uno dei temi più gettonati tra i partiti della coalizione che ha vinto le elezioni. I Ds dovrebbero fare la parte del leone nel prossimo organigramma di Viale Mazzini. Al partito di Fassino e D’Alema dovrebbero andare la direzione comunicazioni.jpgdel Tg1, oltre alla conferma delle poltrone più prestigiose di RaiTre e Tg3. Se il Tg1 andrà ai diessini, la direzione di RaiUno sarà sicuramente conquistata dalla Margherita. Il partito di Rutelli ha come alfiere Paolo Ruffini, attuale direttore di Rai3, scopritrore di Floris, il conduttore di Ballarò, ed ex direttore di RadioUno. Un professionista molto stimato nel suo ambiente seppure abbia un’impronta politica ben stampata. Ruffini può ricoprire anche la direzione del Tg1, con al suo fianco Guido Dell’Aquila, fedelissimo del Botteghino e Daniela Tagliafico (in quota Fassino) nel ruolo di vicedirettore. RaiDue e il Tg2 dovrebbero restare alla Casa delle Libertà.

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