Roma, 21 aprile 2006

Il leader dell'Unione, Romano Prodi, prenderà una decisione sulle candidature per la presidenza delle due Camere entro un paio di giorni. Lo dice ai giornalisti entrando nella sede di Santi Apostoli. Prodi ha aggiunto che nonostante "mi sia stato affidato l'incarico che è al di fuori delle mie prerogative" lo porterà a termine.

Per quel che riguarda il futuro governo, il ministero dell' Economia a Tommaso Padoa Schioppa "è certamente una delle ipotesi, seria e meditata".

Ma "non è mica detto". Infatti il professore aggiunge: "Io il governo lo faccio come una squadra intera: non c'è nessun posto prefissato o deciso prima che tutta la squadra sia completa". "Faremo un governo che deve durare; e quindi sono necessarie esplorazioni profonde e dialoghi singoli con chi poi dovrà ricoprire delle responsabilità. Dunque si tratta di un problema da discutere sotto ogni aspetto". "Ho visto Padoa Schioppa, come penso che lo rivedrò. Così come ho visto tante persone in questi giorni che potrebbero essere interessate o che potrebbero anche solo dare dei consigli".

Casini: no alla grande coalizione
"L'Udc è chiamata ad assumere il ruolo di opposizione nazionale: inflessibile e senza sconti sulle questioni etiche, la famiglia, la vita e i valori cristiani ma responsabile sul piano della politica estera e delle istituzioni come quanto è avvenuto in passato". Lo ha detto il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini nel suo intervento al Cn dell'Udc che rompe il silenzio osservato dal giorno delle elezioni.

"E' evidente - ha aggiunto - che questa opposizione nazionale non può coincidere con le grandi coalizioni. Noi rivendichiamo un cammino verso la normalità e la serenità, non combattiamo nemici ma avversari politici, di fronte a noi non abbiamo il male ma - ha concluso - rivendichiamo di essere diversi da loro".

"Il nostro compito è rivolgersi a tutti i moderati italiani, in questo tragitto a bordo della nostra nave c'è posto per tutti coloro i quali abbiano la serenità per fare la lunga marcia ma le scorciatoie non ci possono interessare. Da noi siamo tutti importanti ma nessuno è indispensabile".