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Scritto da Administrator   
martedì, 06 giugno 2006

"Il 06/06/06? Un giorno come tanti"

I satanisti: "Non c'è nulla di vero"

Il 6 giugno del 2006. Detta così è una data come tutte le altre. Ma se la si scrive nella forma 6/6/06 la somiglianza con il famigerato “numero della bestia” secondo l’Apocalisse di Giovanni, balza subito all’occhio. E così per molti questa è una data dal sapore particolare. Ma Marco Dimitri, il presidente dell’associazione Bambini di Satana, dice a TgCom: “Non c’è nulla di vero, l’anticristo è un'altra cosa”.Eppure molti ci hanno marciato o semplicemente si sono fatti influenzare. Boom di matrimoni richiesti in Olanda e in Germania (qualcuno ha persino chiesto di sposarsi alle 6.06) o, di contro, qualcuno che ha fatto di tutto per tentare di non partorire in questo giorno per il timore di dare alla luce “il demonio”sattan.jpg. E poi un film che parla proprio del figlio del demonio, dell’Anticristo, che viene lanciato in pompa magna proprio il 6/6/06, collegando con un'abile mossa commerciale l'assonanza della data al fatidico numero e l'argomento del film. 
Ma, a chi se ne intende davvero di demonio e Satana, queste cose fanno soltanto sorridere. “Basta avere una leggera infarinatura di cabala esoterica per capire che non ha il minimo senso - dice Dimitri - il 666 è un numero unico, non spezzato. Così facendo si creano soltanto delle emulazioni pericolose”. Dimitri specifica inoltre che il significato stesso del numero è stato in qualche modo travisato. “Rappresenta l’uomo che pensa di se stesso Dio, non è un simbolo di male. È sicuramente un simbolo di superbia, non di male. Non c’entra con alcun presagio o con l’anticristo”.
E infatti nelle varie interpretazioni che sono state date del numero riportato da Giovanni nell’Apocalisse, c’è anche quella che rappresentasse l’imperatore Nerone, autore di una violenta repressione contro i primi cristiani. Nel greco antico infatti i numeri venivano scritti usando le lettere, e la somma dei numeri che compongono il nome Cesare Nerone darebbe 666. 
Ma c'è anche chi sostiene che, se anche ci fosse, il giorno del diavolo non sarebbe certo questo. Il padre gesuita australiano Richard Leonard dice infatti che il calcolo della fatidica data è sbagliato. "Il significato dato al numero 666 viene da un passaggio del Libro della rivelazione nella Bibbia, che avverte di "calcolare il numero della bestia", e indica che il numero è 666 - spiega padre Leonard - Tuttavia quando il cristianesimo ha incorporato il calendario romano, nel 4.o secolo, il monaco che lo ha compilato, Dionysius Exiguus (Dionigi il Piccolo), ha commesso un errore di calcolo, che alcuni cronologisti quantificano in 4 anni (altri in 7). L'errore non è stato corretto e quindi seguendo le date originali, il vero 6/6/06 è stato quattro anni fa".

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