E' stato eletto all'unanimità

L'assemblea dei soci Rai ha designato Claudio Cappon direttore generale all'unanimità. Si svolgerà già questo pomeriggio un incontro tra il Ministro ell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa e il neoeletto dg della tv pubblica. Cappon, 53 anni, laureato in economia e commercio all'Università di Roma, è già stato direttore generale della Rai dal 9 febbraio 2001 al 14 marzo 2002.Claudio Cappon, 53 anni, laureato in economia e commercio all'Università di Roma, è già stato direttore generale della Rai dal 9 febbraio 2001 al 14 marzo 2002, gestendo la difficile fase di transizione apertasi con le dimissioni di Pierluigi Celli a poche settimane dalle elezioni politiche e traghettando il servizio pubblico fino all'anno successivo quando, dopo la nomina del nuovo Cda guidato da Antonio Baldassarre fu nominato alla direzione generale Agostino Saccà.

Precedentemente Cappon era stato nominato alla vicedirezione generale di Viale Mazzini il 12 marzo del 1998, su proposta dello stesso Pier Luigi Celli. Da circa 20 anni lavora nell'ambito dell'Iri e di società controllate, dove ha ricoperto vari incarichi nelle Direzioni Finanza, Controllo e Ispettorato. Cappon è stato direttore centrale per la programmazione ed il controllo di Italstat e successivamente di Iritecna.

Dal '94 a Fintecna, prima direttore delle attività industriali, successivamente direttore generale fino a divenirne nel '96 amministratore delegato. Ha gestito i processi di privatizzazione di primarie società come Italimpianti, Condotte d'Acqua ed Italstrade. Cappon è stato inoltre consigliere d'amministrazione in numerose società, tra cui Autostrade ed Aeroporti di Roma e presidente di Pavimental. Nel '98 è approdato in Rai per sostituire alla vicedirezione generale Francesco Mengozzi, che lasciò Viale Mazzini per andare alla direzione generale delle Ferrovie dello Stato. Dopo la nomina del suo successore alla direzione geneale di Viale Mazzini, Cappon è dal 2002 amministratore delegato della Consap ed è stato eletto presidente dell'Apt, associazione dei produttori televisivi. Incarico che gli è stato confermato all'unanimità nel marzo scorso.