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Pyongyang: testata l'atomica. Dura condanna da Cina e USA. Stampa
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lunedì, 09 ottobre 2006
Corea del Nord. Pyongyang: testata l'atomica. Dura condanna da Cina e USA. Oggi la riunione del Consiglio di sicurezza

 

Il test era stato preannunciato la scorsa settimana
Il test era stato preannunciato la scorsa settimana


Pyongyang, 9 ottobre 2006

Pyongyang rilancia la sfida atomica, la comunità internazionale reagisce con grande preoccupazione. Inevitabile, sostiene il ministro degli esteri Massimo D'Alema, l'interessamento del Consiglio di Sicurezza Onu, che puntuale si riunirà oggi alle 15,30 ora italiana. atomica_corea_2.jpg
L'agenzia meteorologica sudcoreana ha registrato una scossa avvenuta questa mattina alle 3.36 italiane, di magnitudo tra 3,58 e 3,7 Richter. E' questa, al momento, l'unica conferma all'annuncio di organi di informazione del regime di Pyongyang, secondo i quali "la sezione di ricerca scientifica ha condotto con successo un test atomico sotterraneo il 9 ottobre". Il test atomico sotterraneo condotto questa mattina dal regime di Pyongyang non avrebbe causato fuoriuscite radioattive.  La Casa Bianca ha condannato il test come una provocazione chiedendo, in caso di conferma, l' "intervento immediato" del Consiglio di Sicurezza Onu. La Corea del Sud ha subito fatto sapere che "non tollererà" una corea del Nord nuclearizzata: "Il governo reagirà in modo severo", ha detto un portavoce della presidenza, Yoon Tae-young.

La posizione dell'Italia 
In una nota del ministero degli Esteri Massimo D'Alema esprime la sua più viva condanna per l'esperimento nucleare e vivissima preoccupazione per le conseguenze di una tale inaccettabile provocazione, dalle implicazioni imprevedibili per la sicurezza della regione e della comunità internazionale.

L'Italia chiede che la Corea del Nord abbandoni immediatamente il programma nucleare militare e torni al pieno adempimento degli obblighi previsti dal Trattato di Non Proliferazione Nucleare e dall'Accordo sulle savalguardie dell'AIEA e fa appello al governo nord-coreano affinché riconosca che i suoi interessi strategici trovano nell'ambito del negoziato esapartito sulla penisola nord-coreana il loro necessario foro di discussione.

In linea con la dichiarazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 6 ottobre, di fronte ad una simile minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale, l'Italia ritiene inevitabile l'intervento del Consiglio di Sicurezza.

Soddisfazione a Pyongyang 
Per l' agenzia centrale nordcoreana "il test nucleare è un evento storico che ha portato felicità all' esercito e alla popolazione. L' esperimento atomico contribuira' a mantenere la pace e la stabilità nella penisola coreana".

La scossa sismica è stata registrata anche dall'Istituto nazionale di geofisica americano, che sta studiando i dati.

Seul sospende gli aiuti umanitari
 Il governo di Seul ha deciso di sospendere gli aiuti umanitari alla Corea del Nord in conseguenza del test atomico eseguito questa mattina dal regime di Pyongyang.  Un funzionario del ministero per la Riunificazione che ha chiesto l'anonimato ha dichiarato che "Una nave con 4mila tonnellate di cemento avrebbe dovuto salpare per il Nord martedi' prossimo, ma abbiamo deciso- ha aggiunto-,  date
le circostanze eccezionali, di sospendere la missione umanitaria".

Al momento non è ancora chiaro se Seul intenda sospendere o cancellare del tutto gli aiuti previsti, che ammontano a circa 250 milioni di dollari. Tra questi 100mila  tonnellate di riso, già consegnate al 90%, e altre 100mila tonnellate di cemento.
 
La Corea del Sud aveva già sospeso gli aiuti umanitari ai vicini del Nord dopo l'improvviso esperimento missilistico dello scorso luglio da parte di Pyongyang, che aveva visto il lancio di 6 missili a medio raggio e uno intercontinentale. Il governo di Seul era però tornato sulla sua decisione ad agosto, decidendo di riprendere le forniture al Nord dopo le eccezionali inondazioni che in estate avevano devastato il già pesantemente impoverito Stato comunista. 
 
Le reazioni nel mondo

Dalle capitali della Regione del Pacifico, intanto, giungono le prime reazioni. Pechino si "oppone risolutamente" al test nucleare norcoreano e spera che Pyonyang torni al tavolo dei negoziati per il disarmo. La Nuova Zelanda proprio ieri aveva esortato la Corea del Nord ad ascoltare la voce della Cina prima di proseguire con l'annunciato test nucleare. Sempre ieri la Cina, principale alleata della Corea del Nord, aveva detto che un test nucleare "non si può tollerare".  Il Giappone, secondo quanto dichiarato da un portavoce del governo, protesterà "vigorosamente" se il test nucleare sarà confermato.

La stampa internazionale: un test per l'Onu
Il test nucleare nordcoreano alimenta la paura in Asia, sintetizza il Washington Post. Per il Guardian si tratta di un test, ora, per le Nazioni Unite: il Consiglio di sicurezza di solito si muove con massima lentezza, ma questa volta potrebbe ingranare una marcia diversa, proprio ora che sta per entrare in carica come nuovo segretario generale un sudcoreano, Ban Ki-moon. L'ex ministro degli esteri con questa crisi avrà subito un compito difficile vista la sua nazionalità. atomica_corea.jpg

Per Newsweek l'Onu è di fronte alla maggior sfida dalla fine della II guerra mondiale. Sanzioni economiche richiedono una presa di posizione della Cina, che ha nelle sue mani la soluzione di una crisi che se restasse aperta metterebbe in forse la stessa sopravvivenza delle Nazioni Unite così come le conosciamo.

Il test nucleare nordcoreano non significa che Pyomyang ha già un'atomica pronta all'uso, sottolinea BBC on line: l'ordigno potrebbe essere ancora troppo grande per poter essere trasportato da missili, ad esempio. Ma finché la Cina continuerà a sostenere economicamente la Corea del Nord, la sfida di Pyomyang resterà aperta. Pechino, insomma, ha le chiavi della crisi: teme che il collasso economico della Corea del Nord porterebbe instabilità nella Regione e un'ondata di profughi verso la Cina.

La preoccupazione nell'area del Pacifico, intanto, cresce. Il governo australiano è stato fra i primi a condannare il test, e il Daily Telegraph dà risalto alla richiesta del premier Howard di sanzioni Onu contro la Corea del Nord. Anche il Giappone, scrive l'Asahi Shimbun, protesta "vigorosamente". In Corea del Sud, Chosun avverte: un'azione comune con Tokyo e Pechino potrebbe non bastare. Alla tv, intanto, i telegiornali irrompono nelle case con la notizia temuta: Pyomyang ha l'atomica.

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