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Teheran collauda nuovi missili e arresta un centinaio di "spie di Washington". Stampa
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venerdì, 09 febbraio 2007
Iran. Teheran collauda nuovi missili e arresta un centinaio di "spie di Washington". Khamenei: pronti a colpire USA

 

Ahmadinejad incontrera' presto il persidente siriano Assad
Ahmadinejad incontrera' presto il persidente siriano Assad


Teheran, 8 febbraio 2007

Prima il collaudo di missili in grado di affondare grandi navi da guerra nel Golfo Persico, nel mare dell'Oman e nel nord dell'oceano Indiano. Poi l'arresto di "un centinaio di spie"che agivano per conto di USA e Israele nelle aree di confine e "dovevano raccogliere informazioni politiche e militari". Teheran alza il tiro nel confronto con Washington, che negli ultimi giorni ha registrato nuovi picchi di tensione con il rapimento a Baghdad di un diplomatico iraniano. Esplicita la guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei: "Non bisogna avere paura delle voci di un attacco americano contro l'Iran - ha detto in una dichiarazione citata dalla tv di Stato - poiché gli Stati Uniti hanno già attaccato l'Iran. Poi i nemici sanno che qualsiasi aggressione avrà come risposta una reazione del popolo iraniano contro gli aggressori e i loro interessi ovunque nel mondo".

Caccia alle spie
 
Per il ministro dei Servizi segreti Gholam Hossein Mohseni Ejeie, le persone fermate ora "sono in mano ai nostri servizi. mente.jpgQueste persone che operano nelle zone di confine iraniane sono direttamente legate agli Stati Uniti, a Israele, alla Cia, al Mossad e tentano di avere accesso alle informazioni politiche e militari".

Attivismo diplomatico
Il presidente siriano Bashar al-Assad arriverà a Teheran nei prossimi giorni in visita ufficiale per inconrare il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad. Lo ha riferito oggi la stampa di Damasco, citando l'ambasciatore iraniano in Siria, Muhammad Hasan Akhtari.

A Baghdad
Quattro ufficiali delle forze armate irachene sono stati arrestati in relazione al rapimento a Baghdad di un diplomatico iraniano. "Coloro che sono detenuti sono ufficiali militari", ha detto oggi il ministro degli Esteri iracheno Hoshiyar Zebari, aggiungendo che i quattro sono interrogati per sapere chi ha ordinato il rapimento.

Jalal Sharafi, secondo segretario all'ambasciata iraniana è stato rapito domenica da un commando di circa 30 uomini armati che indossavano uniformi delle forze armate irachene. Zebari ha detto che non sembra che i quattro siano legati al governo iracheno, ma non ha precisato questa affermazione. Teheran ha accusato gli Stati Uniti per il sequestro e ha chiesto che Sharafi sia rilasciato.

Tensione Washington-Teheran 
Gli Usa hanno respinto l'accusa, ma l'incidente minaccia di inasprire ulteriormente le relazioni fra Washington e Teheran, già tese per via del programma nucleare iraniano. Le forze americane in Iraq negli ultimi due mesi hanno arrestato un certo numero di iraniani, fra cui alcuni diplomatici, e tuttora ne detengono cinque. Washington accusa l'Iran di aiutare i guerriglieri che combattono contro le forze americane in Iraq e il presidente americano George W. Bush ha promesso che metterà fine a questo sostegno.

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