(ANSA) - LONDRA, 15 GIÙ - I paesi che hanno un sistema elettorale di tipo proporzionale hanno un'affluenza alle urne più alta di quelli che invece adottano il maggioritario. Ad affermarlo e' una ricerca della professoressa Pippa Norris dell'Università' di Harvard, che il quotidiano 'The Independent' pubblica oggi nell'ambito della sua campagna a favore della  riforma del sistema elettorale britannico.Lo studio, condotto sui dati di affluenza di 164 paesi, vede ai primi posti tutti paesi dove vige il sistema proprozionale: svetta il Belgio con il 91,1% di presenze ai seggi, seguito da Svezia, Islanda e Israele con più dell'80%. L'Italia, dove tuttavia e' in vigore un sistema maggioritario con correzione proporzionale, si assesta comunque tra i primi con il suo 81,3%.I paesi che hanno invece un sistema maggioritario restano nelle retrovie: in Gran Bretagna si reca alle urne solo il 61,3% degli elettori, negli Stati Uniti solo il 60%.''Il sistema elettorale influenza la partecipazione'', afferma la professoressa Norris, convinta che ''con il sistema proprozionale l'elettorato ha la percezione concreta che il suo voto non va disperso''.La scarsa partecipazione alle elezioni britanniche dello scorso mese ( ha votato solo il 60,9% degli aventi diritto), ha acceso una polemica sul sistema maggioritario e ha dato forza a quanti chiedono una riforma elettorale. Secondo la Norris, introdurre il proporzionale in Gran Bretagna potrebbe essere '"una strategia efficace per combattere la dilagante tendenza all'astensionismo''. (ANSA) .

RED*NS 15-GIU-05 18:30 NNNN