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L'esperimento del Cern di Ginevra: Atomi di antimateria Stampa
Contributo di Roberto Pica   
lunedì, 22 novembre 2010

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Atomi di antimateria sono stati prodotti in laboratorio e 'imprigionati' in un esperimento condotto nel Cern di Ginevra. Il risultato, pubblicato da Nature e ottenuto dall'esperimento Alpha, ha permesso per la prima volta di produrre in modo controllato atomi che hanno caratteristiche opposte a quelle della materia ordinaria, come se la riflettessero in uno specchio. Sono stati ottenuti 38 atomi di anti-idrogeno e immobilizzati, in un scenario che ricorda il romanzo 'Angeli e demoni'.

Creati e imprigionati per una frazione di secondo atomi di anti-idrogeno. "Quando materia e antimateria vengono a contatto si annullano a vicenda", ha detto Roberto Battiston, scienziato dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

"Ora grazie a questi nuovi risultati - ha continuato - e' possibile imprigionare atomi di anti-idrogeno per una piccola frazione di secondo che basta per fare esperimenti e studi". L'esperimento Alpha, coordinato da Jeffrey Hangst dell'Universita' danese di Aarhus, ha infatti creato e immobilizzato 38 atomi di anti-idrogeno per circa un decimo di secondo. Non e' una novita' la creazione di queste particelle che vengono da anni 'fabbricate' al Cern. Gli scienziati hanno pero' il merito di aver migliorato la tecnica di intrappolamento per cercare di far luce su uno misteri piu' intriganti sull'origine dell'Universo.

"Un piccolo passo per la scienza ma certamente un passo da gigante per la tecnica" cosi' il matematico Piergiorgio Odifreddi commenta la scoperta dei ricercatori del Cern di Ginevra che per la prima volta hanno prodotto in laboratorio e imprigionato atomi di antimateria. Odifreddi ha spiegato che: "dell'antimateria si conoscevano gia' il nucleo e l'elettrone, ottenere atomi di anti-idrogeno e' certamente un ottimo risultato ma non stupefacente per la scienza". "Il problema - ha aggiunto - e' mantenere stabili questi atomi ed esser riusciti a crearli, controllarli e mantenerli sicuramente aiutera' a comprendere le loro proprieta"'.

Ma questo aspetto secondo Odifreddi non apre nuovi scenari per la comprensione del perche' al momento del Big Bang la natura ha preferito la materia ordinaria all'antimateria perche' gia' e' stato ipotizzato che: "al momento del Big Bang la materia eccedeva rispetto all'antimateria e dal momento che entrando a contatto materia e antimateria si annullano, sono sopravvissute solo le particelle di materia in eccesso e il resto si e' annichilito".

Il risultato, secondo Odifreddi, rappresenta invece un passo da "gigante per la tecnica" e dimostra le enormi capacita' delle macchine usate, nello specifico l'esperimento Alpha del Cern di Ginevra che ha permesso di ottenere gli atomi di anti-idrogeno.

Ultimo Aggiornamento ( lunedì, 22 novembre 2010 )
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