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Area Euro, Draghi al WEF: c'è ancora da fare |
Contributo di Debora D'Angiolillo | |
mercoledì, 01 febbraio 2012 | |
L'area euro sta facendo grandi passi verso la risoluzione della crisi, anche se c'e' ancora da fare. E' quanto ha detto il presidente della Bce Mario Draghi parlando al World economic forum, in corso a Davos. Poi facendo riferimento alle banche, Draghi ha riconosciuto che "oggi hanno piu' capitale e meno debiti, stanno meglio rispetto alla crisi e hanno applicato regole sul 'risk management' piu' efficaci di prima. Vediamo oggi questi risultati". Questi ultimi due anni - ha proseguito il presidente della Bce - "sono stati da un punto di vista finanziario stabili e tranquilli, e il sistema finanziario, e lo dico con le dita incrociate, e' resistente". Per arrivare ad una stabilita' dell'area euro, ha aggiunto Draghi "e' necessario "ricreare la fiducia tra i vari paesi e proprio questi ultimi "devono essere i primi a metter in piedi il consolidamento fiscale che e' inevitabile ma e' anche recessivo. La maggiore preoccupazione del presidente della Bce e' che molte nazioni europee non crescono: " i tassi - spiega - sono saliti e scesi negli anni, cosi' come le imposte", ma questo non e' servito a livello di crescita. Quindi ogni Paese - ha proseguito - ha la propria riforma da fare". A tal proposito, aggiunge che gli spread sono stati sempre un potente motore per le riforme di diversi i governi. I paesi quindi devono prendere le misure necessarie di risanamento". Il fatto della riduzione degli spread, ha poi commentato Draghi, e' positivo, ma ci sono ancora tensioni sul mercato interbancario. Infine il presidente della Bce, parla del " fiscal compact, questa serie di regole a livello di trattato, molto importante perche' di base sottrae dalla sovranita' nazionale parte della discrezionalita' della politica fiscale" e quindi costituisce il primo passo verso una unione fiscale dell'Europa. |
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Ultimo Aggiornamento ( domenica, 29 gennaio 2012 ) |
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