Stiglitz: austerity e fiscal compact non sono la medicina |
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Scritto da debora D'Angiolillo
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mercoledì, 02 gennaio 2013 |
"Se la Bce continua a fare
delle politiche di austerità la precondizione per le sue operazioni di
finanziamento, questo si tradurrà solo in un aggravamento delle condizioni
del paziente". Il 2013 dell'eurozona non è così roseo, almeno stando a
quanto scrive il premio Nobel per l'Economia, Joseph Stiglitz, sul
quotidiano tedesco Handelsblatt.
"Fino ad ora, i politici europei non sono riusciti a realizzare un vero Patto
per la crescita per i paesi della periferia della zona euro", è la
riflessione di Stiglitz, e per questo l'Europa continua a rappresentare il
principale fattore di rischio per l'economia mondiale.
Nel suo articolo
Stiglitz cita in particolare i casi della Grecia e della Spagna, cadute in
recessioni "da cui non si vede al momento alcun segnale di uscita". Per
venirne fuori, sostiene Stiglitz, non servono né il nuovo fiscal compact né
i possibili acquisti di titoli di stato da parte della Bce: "soluzioni
temporanee".
Anzi, se la Bce continuerà a voler imporre nuove misure di
austerità in cambio degli acquisti di titoli, ammonisce Stiglitz, questo
potrebbe aggravare "le condizioni del malato" mentre è importante che
finalmente i leader europei lavorino alla definizione di un Patto per la
crescita. |
Ultimo Aggiornamento ( mercoledì, 02 gennaio 2013 )
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