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Il Premier Letta ad Abu Dhabi: "Investire in Italia, la crisi è superata" Stampa
Contributo di Alfred Dickison   
domenica, 02 febbraio 2014
Abu Dhabi, 02 febbraio 2014

 

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 "Investite in Italia che offre opportunità: la crisi è superata". E' quanto ha sottolineato il

premier Enrico Letta in una intervista ad Al Arabiya, nel corso della seconda giornata di missione nel Golfo che lo vede, negli Emirati, impegnato in una serie di colloqui istituzionali e con i fondi sovrani. Il "principale obiettivo della visita - ha spiegato - è presentare l'Italia e le sue nuove opportunità per gli investitori". Il piano di privatizzazioni

italiano è "ambizioso" e dopo anni di crisi i "mercati sono pronti" per accoglierlo, ha poi detto il premier, ricordando che l'obiettivo "è quello di tagliare il debito" ma anche "attrarre investimenti".

 

Parole d'ordine: stabilità e credibilità

La stabilità e la credibilità dell'Italia sono "la carta da giocare": un poker d'assi per attrarre investimenti e rilanciare crescita e lavoro. Una carta che non può andare persa: dare ancora una volta l'immagine di un'Italia non credibile, allontanerebbe gli investitori di cui il Paese ha bisogno. Mentre sbarca nel Golfo per una missione di quattro giorni per "attrarre investimenti", il premier Enrico Letta lancia così un messaggio inequivocabile a casa. A un clima politico infuocato che non aiuta, è il ragionamento del presidente del Consiglio, che non lesina bacchettate. A cominciare da quelle dirette ai pentastellati: non potete bloccare la democrazia che in "Italia esiste e ha le sue regole per garantire maggioranza e opposizione". Un'opposizione che, rimarca il premier, non può permettersi di bloccare "aula e commissioni". Che non può proporre l'impeachment sul Capo dello Stato "senza motivazioni". Perché in gioco non c'è solo la stabilità interna.

 

L'Italia ha bisogno di credibilità

Ma anche e soprattutto l'immagine "del nostro Paese" che ha bisogno di "credibilità" per attrarre investimenti, crescere e creare lavoro. Ed è per questo che, nonostante la complicata situazione interna, il premier è volato negli Emirati, per fare tappa poi in Qatar e Kuwait, accompagnato da molte imprese tricolori. "Sono qui per presentare 'Destinazione Italia', per attrarre investimenti in molti settori". E fra questi c'è anche Alitalia, che "è tra i temi privilegiati" nei colloqui negli Emirati nel solco di quella possibile alleanza, da tempo sul tavolo, con Ethiad. La compagnia di bandiera per il governo è un asset strategico e dopo l'aumento di capitale del dicembre scorso che le consente di operare in sicurezza ora deve fare il passo successivo, un partner e un network internazionale.

 

Il premier a caccia di investimenti

"Se non diamo un'immagine di stabilità e credibilità gli investitori non vengono. Sarebbe paradossale se ci presentassimo con un'Italia ancora instabile", rimarca così ancora una volta il premier, che nel Golfo porta in valigia anche il pacchetto privatizzazioni, già operativo. Presentando agli investitori anche un altro tassello in via di definizione. Quello della governance degli enti pubblici. Nuove regole, quelle portate in Consiglio dei ministri, affinché incarichi rilevanti siano accompagnati dall'esclusività. Un passaggio su cui auspica una "accelerazione dei tempi". E parta anche alla luce del "caso" del presidente dell'Inps Mastrapasqua, che Letta non dimentica di ringraziare per il lavoro fatto ma che ha compiuto, con le dimissioni annunciate, la "scelta giusta, saggia", mostrando di aver "colto l'iniziativa del governo". Letta si immerge così nella sua missione nel Golfo, tra incontri con emiri, premier e rappresentanti dei governi, puntando ai capitali di tre dei Paesi più dinamici della regione e ai loro ricchissimi fondi sovrani.

 

I prossimi appuntamenti del governo

Da attrarre verso l'Italia. Ma guarda anche alle opportunità delle imprese italiane nella regione, in settori tradizionali come il petrolio ma anche nelle infrastrutture, costruzioni e trasporti. Con un occhio a Expo 2015 e uno a quello del 2020 di Dubai e ai mondiali di calcio 2022 in Qatar. Occasioni dove le imprese del "Made in Italy" possono giocare una partita. Senza dimenticare, nei suoi incontri, la politica estera con attori chiave in molti scenari internazionali, dalla Siria all'Egitto e l'Iran. Anche in vista del ruolo di presidente Ue che lo attende dal primo luglio prossimo.

Ultimo Aggiornamento ( domenica, 02 febbraio 2014 )
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