Home arrow Articoli arrow Società arrow Hong Kong: più spazio per il digitale nella metropolitana
animation.gif
Hong Kong: più spazio per il digitale nella metropolitana Stampa
Contributo di Maria Monaco   
lunedì, 03 marzo 2014


Hong Kong 1 Marzo 2014

metro_Hong_Kong.jpg

Gli abitanti di Hong Kong - oltre 7 milioni di persone distribuite su una superficie di appena 1104 km²: la quarta densità abitativa del mondo - usano spesso la metropolitana, che dispone di una rete di 218 km. Si contano, ogni giorno, 5,2 milioni di passeggeri. Per fare un confronto: Roma ha una superficie di 1287 km² e una densità pari a un terzo di quella di Hong Kong; ma la rete di ferrovia sotterranea misura appena 40 km.

 

Che Roma e Hong Kong siano realtà diverse non è certo una novità. Sta il fatto che molti passeggeri della comunità asiatica siano ormai dipendenti dagli strumenti telematici portatili che li fanno sentire connessi al resto del mondo: l'87% di loro, secondo i rilevi statistici ufficiali, è ormai dotato di uno smartphone, che non viene quasi mai abbandonato.

 

Il problema è che, per consultare gli schermi touch di queste onnipresenti creazioni del nostro tempo, occorre spazio. Più spazio di quanto attualmente viene concesso dall'affollamento che serra i passeggeri l'un l'altro nei loro viaggi quotidiani all'interno dei vagoni ferroviari.

 

Per questa ragione le autorità cittadine preposte alla regolamentazione dei trasporti hanno raccomandato alla MTR Corporation, la società privata che li gestisce, di ridurre il numero dei sedili, rendendo così più agibile lo spazio, soprattutto nelle ore di punta.

 

Non sembri un provvedimento esagerato e fuori posto. L'attenzione dei passeggeri della metropolitana di Hong Kong è a tal punto catturata dagli schermi che tengono in mano da indurre i gestori della rete a porre in bella vista numerosi cartelli che invitano a guardar bene dove mettono i piedi, visto l'alto numero di incidenti che si verifica lungo le scale mobili.

 

Tutti in piedi?

Le misure annunciate non fanno certo felici i passeggeri più anziani che, al contrario dei tanti telefonino-dipendenti, vorrebbero trovare nei vagoni un sedile per render meno penoso il viaggio alle loro stanche membra.

 

Lo ribadisce Kenneth Chan Chi-yuk, presidente della Elderly Services Association of Hong Kong: "Gli anziani a Hong Kong sono sempre di più! Che senso ha togliere i sedili?". Che si apra a Hong Kong un nuovo, imprevisto conflitto inter-generazionale?

< Precedente   Successivo >
Copyright 2004 PRIMOLABORATORIO All rights reserved.
Associazione Culturale No Profit di Comunicazione & Divulgazione Editrice del periodico on line www.primolaboratorio.com
Run on MAMBO