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Cancro: un ricercatore molecolare scopre come colpirne la crescita Stampa
Contributo di Roberto Pica   
venerdì, 04 aprile 2014

Vienna, 02 aprile 2014

Prendere di mira un enzima essenziale per la sopravvivenza delle cellule del cancro, per frenare la crescita dei tumori.

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La ricerca è stata fatta dall’italiano Giulio Superti-Furga, 51 anni, nato a Milano e residente a Vienna, con formazione scientifica tra Svizzera e Austria.

 

Il ricercatore Superti-Furga, insieme ad un team di scienziati del Center for Molecular Medicine dell'Austrian Academy of Sciences, e “in squadra” con Thomas Helleday e un gruppo di esperti del Karolinska Institutet di Stoccolma, ha individuato la molecola che può spegnere l’enzima MTH1, un alleato del cancro. La nuova molecola scoperta può eliminare i nucleotidi ossidati tossici, prodotti in quantità elevate nell'ambiente tumorale.

 

Ricerca pubblicata su Nature

La ricerca è descritta in due articoli pubblicati sulla rivista scientifica “Nature”. Helleday e i colleghi hanno scoperto il ruolo dell'enzima MTH1 riguardo l'autopreservazione del cancro. Gli scienziati hanno identificato due piccole molecole inibitrici, in presenza delle quali i nucleotidi tossici vengono incorporati nel Dna solo nelle cellule maligne, provocando danni genetici e morte cellulare. Nei topi portatori di tumori della pelle, del colon-retto e del seno, prelevati da pazienti umani, si è ottenuta una risposta positiva al trattamento con inibitori di MTH1.

 

Inibizione enzima MTH1

La scoperta ha suggerito di prendere di mira questo enzima, per avere dei riscontri positivi contro diverse forme di cancro. Superti-Furga ha mostrato in uno studio separato con il suo team, come l'inibizione di MTH1 rappresenti un obiettivo per il trattamento di tumori che sono caratterizzati da alti livelli di stress ossidativo.

 

Frenata crescita tumore al colon nei topi

Gli scienziati hanno identificato un nuovo inibitore chiamato (S)-crizotinib, che è una sorta di “molecola specchio” di un agente anticancro clinicamente approvato di recente, il crizotinib. In presenza di questa molecola, gli scienziati sono riusciti a reprimere la crescita del cancro al colon in una cavia.

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